Dott.ssa Anna Voskuilen
Specialista in Ostetricia, Ginecologia e Medicina della Riproduzione , Reproclinic
Categoria:
Preparazione endometriale, Tassi di Successo, Trasferimento di Embrioni
In questa sessione la Dott.ssa Anna Voskuilen, Specialista in Ostetricia, Ginecologia e Medicina della Riproduzione presso Reproclinic, Barcellona, Spagna, ci spiegherà come dovresti essere preparata al meglio per avere piú probabilitá di successo.
INTRODUZIONE ALLA FERTILITÁ
Prima di tutto, dobbiamo controllare la nostra fertilitá e lo possiamo sapere studiando la nostra riserva ovarica ed età.
Test:
La qualità invece é di norma inversamente proporzionale all’etá.
Cosa bisogna monitorare prima di un trasferimento di embrione?
Qual è la scelta migliore nel trasferire 1 o 2 embrioni?
Decisione in base a:
Tipo di preparazione endometriale
IL GIORNO DEL TRANSFER
DOPO IL TRANSFER
BETA ATTESA
É molto importante lo Stile di vita:
Prima di prendere qualsiasi decisione o per qualsiasi dubbio, bisogna sempre consultare il proprio ginecologo di trattamento.
Noi lo facciamo esattamente così: cioè quando facciamo il transfer, mettiamo la paziente in posizione ginecologica e si fa un’ ecografia addominale, ossia sulla pancia per vedere come sta l’utero e inserire bene il catetere nella cavità per assicurarci che stia nel posto perfetto. Noi preferiamo farlo cosí perché è piú facile sapere dove mettiamo esattamente il catetere, ci sono cliniche che magari non lo fanno perché misurano prima del transfer la cavitá uterina.
Questa è una buona domanda. La prima cosa che dobbiamo tenere in considerazione quando non funziona un transfer è la genetica, la tua e quella del tuo partner per essere sicuri che questi embrioni siano normali a livello genetico, perché se ci sono problemi cromosomici, possono presentarsi degli aborti o dei fallimenti di impianto. Una volta che ci siamo assicurati che la genetica sia ok, è fare l’isteroscopia e la biopsia dell’endometrio per essere sicuri che non ci sia niente dentro la cavità che può dare problemi per un impianto, come ad esempio un polipo o una infiammazione cronica dell’endometrio, che si chiama endometrite cronica.
Il passo successivo è realizzare i test dell’endometrio, quindi l’ERA test per capire la recettivitá endometriale e quando iniziare e quando smettere il progesterone; l’Emma e Alice servono per conoscere la situazione dei batteri e cioè capire se ci sono dei batteri nella cavitá che possono rendere difficoltoso l’impianto.
Si consiglia anche di fare uno studio della trombofilia, di coagulazione per capire se sei portatrice di qualche problema di trombofilia e quindi è il caso di prendere eparina o aspirinetta.
Questo dipende da ogni caso. Noi a Reproclinic pensiamo in questo modo: già quando facciamo una fivet sappiamo che di tutti gli ovociti che possiamo ottenere, non tutti sono maturi per essere fecondati e non tutti i fecondati, arrivano ad essere embrioni. Poi, alcuni embrioni arrivano al giorno 3 e pochi al giorno 5, perché si effettua una selezione dei migliori in questo modo. Perció noi consigliamo sempre di trasferire al giorno 5 o 6, cioè al Blastocisti. A volte possiamo trasferire al giorno 3, l’importante è che coincida coi giorni di progesterone, ma per avere piú possibilitá noi consigliamo sempre di trasferire al 5o o al 6o giorno.
No, questa è una buona domanda perché è un tema molto frequente.
Ci sono vari motivi: uno che ci possa essere un piccolo sanguinamento dopo il transfer dovuto allo speculum che è entrata nella cervice che è un po sensibile; esistono anche perdite di sagnue che seguono l’impianto che puño accadere qualche giorno o settimane dopo l’impianto, questo non significa che sia un aborto. La cosa migliore da fare è continuare la stessa medicazione, e parlare col ginecologo perché non è lo stesso una perdita di sangue piccola o grande.
Tra 5 e 15 minuti, o meno dipendendo se ha la vescica molto piena e deve andare in bagno.
Si possono fare delle cose perché l’endometriosi può avere un impatto nella tassa di successo e nell’impianto, o nella tassa di aborto, quindi dobbiamo ridurre al minimo i rischi che può provocare questa infiammazione. Si puó fare un trattamento con agonisti che servono a inibire la funzione delle ovaie, perché noi sappiamo che l’endometriosi cresce in risposta agli estrogeni e se non ci sono estrogeni, non cresce; o se abbiamo estrogeni ma tutto il tempo anche progesterone, allora abbiamo dei protettori. Per cui quello che si fa, è dare durante un periodo, una medicazione per creare una menopausa temporanea per diminuire l’infiammazione e avere una tasso di impianto più elevato. Ci sono anche altri trattamenti, ma questo è il più abituale da fare se necessario.
Si, soprattutto nel caso di trasferimento in differita, cioè con embrioni congelati, in fresco non si fa molto spesso perché il progesterone è già molto alto. Nel caso di trasferimento in congelato, si misura prima del transfer per capire se è il caso di aggiungere del progesterone, ad esempio sottocutaneo con iniezioni.
No, ma è vero che è importante considerare tutto. Cioè se hai dei cicli regolari e sei sana in generale, va bene anche se sappiamo che se sei al di sotto dei 17, potrebbe essere un problema nella crescita dei follicoli e nella tassa di impianto.
Bisogna fare prima di tutto lo studio degli aborti per capire se c’è una causa: per capire la genetica della paziente e del partner, effettuare una isteroscopia anche, etc..
Si puó fare anche lo studio del fattore maschile: spermiogramma, frammentazione dna, fish..si possono fare tante cose per capire qual è la causa di tali aborti e capire anche se è il caso di fare una diagnosi genetica pre impianto prima del trattamento.
Il TSH si fa entro i sei mesi del trattamento, a meno che tu non abbia dei problemi di tiroide e lo devi fare più abitualmente. La prolattina non c’è bisogno perché non ha un impatto per il transfer, ha piú impatto nell’ovulazione , quindi se la prolattina è molto alta allora puó produrre dei cicli senza ovulazione e in questo caso senza ovulazione, non si può rimanere incinta. In generale non si controlla la prolattina.
Sei molto in avanti perché avrai tempo di perdere peso e di rimanere stabile, poi ti consiglio di avere una dieta equilibrata, di fare sport per raggiungere una stabilità nel corpo prima di fare il transfer. Considera che l’ovodonazione è il trattamento con il più alto tasso di successo, quindi se tutto il resto sta a posto, avrai un’altra probabilità di rimanere incinta.
Un livello buono di progesterone il giorno prima del transfer è sui 10/11, quindi se hai 18 è un buon livello. Se c’è un problema di assorbimento, prima diamo il progesterone vaginale e poi si fa un prelievo del sangue per capire quali sono i livelli e se non è abbastanza alto, allora si assume il progesterone per via sottocutanea perché così si assorbe meglio.
Normalmente col Decapeptyl non abbiamo un follicolo che cresce, si fa all’incirca dieci giorni prima della mestruazione per indurre una falsa menopausa per lasciare le ovaie tranquille e noi con gli estrogeni, cioè col Progynova, controlliamo il ciclo. Non è sempre necessario utilizzare il Decapetpyl ma se lo utilizziamo questo inibisce la funzione ovarica. Se abbiamo fatto il Decapeptyl e ha un follicolo nell’ovaio, l’unico problema è che può produrre un’ovulazione che non controlliamo, perché in questo modo non avremo endometrio e follicoli sincronizzati. Se vediamo che non c’è ovulazione, programmiamo il transfer e se vediamo il follicolo , lo programmiamo prima per evitare una non sincronizzazione. Se vediamo che invece il rischio c’è, dobbiamo cancellare il ciclo e riprogrammare il trasferimento. Non si può evitare di tenerlo basso, se succede, dobbiamo cancellare il ciclo.
La finestra di impianto non si apre nel momento in cui inizio il progesterone, è piu collegata con l’embrione, si deve sempre sincronizzare con i giorni di progesterone. Non ci sono differenze tra 18 o 26, è sempre importante quando inizia il progesterone e dobbiamo programmare il transfer in base a se abbiamo un embrione da trasferire al giorno 3 o 5.
In 5, 6 7 giorni , e non ci sono giorni più delicati a parte quando si fa il transfer che non si raccomanda di fare sforzi.
A volte si e a volte no. Con un ciclo naturale no, con un ciclo modificato normalmente se tutto va bene sì, al 10mo giorno dalla stimolazione.
Per mantenere un livello di PH del laboratorio, le sostanze chimiche alterano lo stato degli embrioni, è come quando gli embrioni sono nell’utero, non cis no queste sostanze.
Si fa senza sedazione e si fa in sala operatoria solo perché sta al lato del laboratorio per far sì che gli embrioni facciano poca strada.
Potrebbe ma ogni caso è diverso. Si usa solo in casi molto molto specifici perché in alcuni casi ci sono effetti avversi.
Si.
L’endometrio ideale è trilaminare, con uno spessore di 6,5 .
No, è abbastanza sicura, non si perdono gli embrioni. L’embrione ha una parte piu interna e una parte piu esterna, la biopsia si fa nella parte piu esterna. Non stiamo toccando l’embrione.
Disclaimer:
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